Memorial Day
Eventskarate 20 maggio 2013
Fabio Tomei
Non saprei, proprio non saprei da dove iniziare, se dall’emozione del Maestro Basile, commosso mentre celebrava i suoi due allievi, piuttosto che dall’emozione di rivedere li suglispalti pezzi di storia del karate, come lo stesso Augusto Basile, Aurelio Bonafede, Paolo Ciotoli, Marina Sasso, Vezio Diotallevi , e poi colui che per me rimarrà per sempre il capitano della nazionale: Roberto De Luca.
Ancora, non saprei come continuare… se dai complimenti e dalle pacche ricevute dai vari maestri (nonché amici) che hanno portato i loro ragazzi in gara, se dai sorrisi stessi di questi ragazzi, segno che comunque il nostro lavoro si è svolto al meglio; continuando potrei citare i tanti amici che mi hanno aiutato primo fra tutti Alberto Schiavoni, Senpai e grande amico ritrovato, da circa un anno e mezzo si è rigettato nell’avventura dell’insegnamento, a quasi 70 anni, con l’entusiasmo di un giovincello prendendo per mano tanti giovani allievi che domani riempiranno i nostri tatami, Gilberto Catini con cui condivido il lavoro nella palestra di Centocelle; Dario Pieri Buti, coadiuvato da Daniela Ortenzi, e tutto lo staff regionale ufficiali di gara della Fik., cui va il mio ringraziamento nella persona del Presidente Roberto Mongardini che ha voluto concedere il patrocinio a questa gara, condotta, insieme allo staff arbitrale della Kimasa Budo Tomei Renmei, in maniera splendida e che non ha segnalato incidenti degni di nota, anzi sottolineiamo che in tutta la gara il dottore è stato chiamato solo 3 volte, ed ho detto tutto.
Il mio allievo e, ormai, amico e maestro Fabrizio Davì, al quale ho mandato un sms nella notte in cui gli rendevo noto che ci saremmo esibiti, come sempre senza prove, senza rete, ma quando davanti hai un campione vero non hai problemi di sorta.
Continuerei con la grande presenza e partecipazione di “Manone” (chi fa karate sa di chi parlo) il cui coinvolgimento con i suoi ragazzi è totale e spassionato, l’esultanza per ogni punto messo a segno è incontenibile e gioiosa e soprattutto trascinante, nessuno può fare a meno di sentirsi coinvolto in tale allegria e gioia di stare insieme.
Non andando assolutamente in senso cronologico ma cercando di riportare solo i flash che si sovrappongono nella mia mente, ricordo l’emozione con cui il figlio di Raniero Abeille, Leandro, e la sorella di Gigi Lorenzatti hanno ricevuto la targa in ricordo dei loro cari.
Potrei parlare di Gianni, allievo cintura marrone di Marco Conforti, pensionato che si è appassionato al karate che dopo la sua performance nei kata master (dove si è scontrato con tutti maestri e cinture nere di provata esperienza) alla mia domanda “come è andata? “ mi ha risposto “maestro sono un po’ perplesso… sono arrivato ultimo… forse mi devo allenare un po’ di più…”, e che dire del mio allievo che tutto trionfante è venuto a dirmi che durante il combattimento è riuscito a realizzare la tecnica della gru bianca???? (non oso pensare cosa abbiano pensato gli arbitri…)
Non so davvero da dove cominciare ma so come devo finire… parlando di un qualcosa che va oltre… oltre l’amicizia e oltre l’affetto, che va oltre il tempo… oltre i litigi e le discussioni, oltre le incomprensioni, qualcosa che non è ben definibile, in italiano ci si avvicinano le parole “gruppo” e “movimento”, e quindi mi piacerebbe quasi coniare un neologismo: “gruppimento”, penso potrebbe proprio funzionare, perché qui non c’è un capo indiscusso e inamovibile e che pretende di avere sempre ragione, perché qui le anime e le sfaccettature sono tante e variegate e cerchiamo di ascoltarle tutte, affinità e differenze che, a volte, possono arrivare anche allo scontro, ma che persone serie e che soprattutto hanno in comune quel sentimento che si chiama rispetto riescono a trasformare poi in un incontro a mezza strada, ed ora, facendo un po’ il “guru”, visto che qualcuno già è arrivato a mezza strada dico a qualcun altro di affrettarsi per non far tardi all’appuntamento, Si! So come devo finire, da dove ho iniziato: da coloro che mi seguono da più di venti anni, dai miei allievi Fabrizio Davì, Marco Conforti, maestri che mi fanno disporre dei loro allievi come fossero miei, che mi propongono nuove persone che poi divengono anche i miei amici, così come accade con Ilenia De Santis che mi onora con l’appellativo di “maestro” pur essendo lei allieva di altri, e che mi rallegra con sentimenti di affetto e amicizia senza ombre e senza dubbi e che porta forze nuove al gruppimento… Amici, alcuni di lunghissima data, come Temistocle (con cui abbiamo condiviso i pantaloncini corti nello stesso periferico quartieri di Roma… a quei tempi si chiamavano “borgate”) altri più recenti ed anche allievi, in nome di quell’amicizia, Giannina, Roberto e Marco diLù… Pinona, Eva e Cristina, Andrea e Valerio e poi, dulcis in fundo, loro! Coloro che più di tutti hanno sposato l’idea del gruppimento, che più di tutti si danno da fare per aiutarmi : Chiara, Matteo e Sara ovvero KI MA SA… questa è la storia di quattro ragazzi(insieme a Mario) che sono vicendevolmente maestri ed allievi l’uno dell’altro essendo due, Chiara e Matteo, maestri di karate di cui gli altri due sono allievi e due, Mario e Sara, insegnanti e maestri di ju jutsu, di cui Matteo e Chiara sono stati allievi, ebbene questi quattro hanno dato vita ad un sodalizio poliedrico e dinamico, che sta crescendo in maniera esponenziale, che coinvolge sempre di più i loro allievi e tutto il loro entourage che poi entrano a far parte del gruppimento…
Ecco finché posso contare su queste persone io sono tranquillo
Tutto questo è stato il Memorial Day dedicato a Raniero Abeille e Gigi Lorenzatti!
Sicuro di aver dimenticato qualcuno e a cui chiedo scusa anticipatamente, però sappiate che io vi voglio bene, sinceramente, e che non sono uso a secondi fini quindi non userei mai mezzucci come il non nominare qualcuno per dirgli che ce l’ho con lui o con lei , voglio concludere con delle persone speciali, non perché gli altri non lo siano; Riccardo Attimonelli, Carlo Gobbi ed Ugo Rus ovvero i”Nihon no kyodai” fratelli del Giappone, sempre pronti a sostenermi in qualsiasi avventura, quella in terra nipponica, quelle sportive e, non ultima, quella politica con la mia candidatura come CONSIGLIERE COMUNALE di Roma, avventura nella quale, in qualche modo, mi hanno spinto, avventura che, come mio solito, affronto con la stessa determinazione e convinzione che ho sempre usato nelle arti marziali e che userò dovessi mai essere eletto al governo della città!