Da un piccolo passo…

Eventskarate 01 giugno 2015

di Fabio Tomei

“un viaggio di mille miglia, deve cominciare con un solo passo” ebbene questa massima famosa, attribuita a LAO TSU, si attanaglia benissimo al cammino che sta facendo la IKU, International  Karate Union, che, partendo da passi adatti alla sua gamba sta sempre più proiettandosi verso un futuro radioso.

 

Nella accogliente cittadina di Santarem, a pochi km da Lisbona, si è svolto il primo Campionato Europeo di karate dell’organizzazione, affiancato dagli European Games rivolti ai children e veterans, categorie non di seconda scelta in confronto alle classiche “cadetti, Junior e senior” .

Organizzati dalla Federazione Portoghese la “Amicale Karate Portugal Martial Arts”, membro della IKU, ha visto la presenza di 18 nazioni partecipanti e più di 500 atleti presenti nei tre giorni di gara e quattro in totale dell’evento, dal 28 al 31 maggio 2015.

Ma subito lasciamo la parola al Presidente della Federazione Portoghese, il Maestro Carlos Rodrigues Dias:

Events Karate: “Maestro mi piacerebbe ascoltare le sue impressioni a caldo sull’evento che lei ed i suoi collaboratori avete organizzato”

Carlos Rodrigues Dias: “Vede lei mi sta intervistando oggi, domenica 31, giorno delle finali, mancano poche ore alla fine di tutto ed io quasi non mi rendo conto che tutto questo stia avvenendo, da novembre del 2014, quando il Presidente IKU, Maestro Victor Charles, e il mio personale amico, il Dr. Daniele Lazzarini, Segretario Generale della IKU, mi hanno proposto, a Londra, l’organizzazione dell’Europeo, vivo in questa sorta di trance, si perché dopo aver aderito entusiasticamente alla proposta, mi sono gettato anima e corpo in questa avventura, trascinando con me tutti i miei più stretti collaboratori e impegnando tutta la federazione portoghese, i suoi tecnici, e tutti gli allievi ad un lavoro di preparazione per questo evento così importante per noi.

Oggi posso dire, con orgoglio, che tutto sia riuscito per il meglio. L’accoglienza per le 17 delegazioni straniere che insieme al Portogallo hanno partecipato a questo campionato, l’organizzazione per i loro spostamenti da e verso il luogo di gara, l’allestimento e la scelta della Location, l’organizzazione della regia televisiva, non dimentichiamo che l’intera manifestazione poteva essere seguita in diretta streaming, il maxi schermo che ha permesso a tutti di vedere e seguire le performances che ritenevano più adeguate, il coinvolgimento delle autorità locali e degli sponsor che ci hanno seguito dall’inizio dell’avventura; insomma un lavoro di cui posso andare orgoglioso così come vado orgoglioso di tutti i miei uomini e donne che hanno contribuito a realizzare questo evento!”

EK:” Maestro, ho notato che la su federazione si chiama “Amicale Karate”, e penso che amicale comporti, come in italiano, il senso di amicizia, di fraternità di onestà… Questo spirito secondo lei è stato presente nel Torneo?”

CRD:” ebbene si! Senza ombra di dubbio! Ho percepito amicizia sin dal primo giorno: fra gli atleti ed i coaches che subito fraternizzato, tra gli arbitri provenienti dai paesi più diversi, tra i presidenti delle federazioni che ci hanno onorato della loro partecipazione… questo è il mio modo di intendere il karate e questo, a mio avviso, è anche il modo in cui la IKU intende la pratica e la diffusione di questa nostra bellissima disciplina.”

Ringraziando il Maestro Dias, andiamo alla ricerca di altri personaggi da poter intervistare e subito notiamo, e non potevamo certo farcelo sfuggire, il Dr. Daniele Lazzarini, Presidente della FIK, federazione Italiana Karate, ma qui in veste anche e soprattutto di segretario generale della IKU, nonché vista una temporanea impossibilità del Presidente Internazionale Victor Charles, rappresentante ufficiale della International Karate Union.

Events Karate: “Presidente buongiorno, vorremmo disturbarla solo per conoscere le sue impressioni su ciò che in questi si è e si sta realizzando…”

Daniele Lazzarini:” si sta realizzando praticamente quello che prima era un progetto, un sogno tra appassionati e professionisti del karate, stiamo realizzando una grande organizzazione, strutturata, riconoscibile, che non ammette ambiguità!

In questo Campionato, ma è stato così anche per Londra 2014 e Paranà (Brasile) 2014, e dagli inizi del nostro lavoro, che la IKU riconosce una sola federazione per ogni paese partecipante: una ed una sola! Sarebbe facile per noi, come fanno altre organizzazioni, accettare tutti in un grande calderone e fare eventi con due-tremila atleti…. non ci interessa, non ci interessa la cassa, cerchiamo, fortemente cerchiamo la qualità, il valore dei sentimenti quali amicizia, giustizia, trasparenza e fraternità; solo così potremo realizzare un grande percorso fatto di soddisfazioni e gratificazioni, come questo primo Campionato Europeo, in cui sono presenti diciotto nazioni, dico e sottolineo diciotto, diciotto paesi con federazioni alle spalle, non club sparsi qua e la a macchia di leopardo, ed è questo che mi inorgoglisce e mi rende consapevole che il lavoro che avevamo progettato ed ideato, ed ora stiamo realizzando, sia indirizzato verso un meritevole traguardo, non uso termini come sensazionale, magnifico, eccezionale… non è mio costume dico solo meritevole perché chi lavora seriamente, come hanno fatto i nostri affiliati portoghesi nell’organizzazione, come hanno fatto le altre federazioni nel partecipare , merita… e merita una organizzazione seria e consapevole dei passi che può fare senza promettere ciò che non può e senza limitarsi in quello che invece può!”

EK:” Presidente veniamo ora a casa nostra, alla FIK, che ha conquistato moltissimi podi e molti titoli, come giudica la nostra presenza in Portogallo?”

DL:”anche qui vorrei fare dei distinguo, perché, nel rispetto di quello che ho detto poc’anzi non è mio costume incedere nell’auto incensamento o colorare di chiaro anche se ci sono state zone d’ombra.

In primo luogo direi bene, anzi benissimo, i nostri arbitri e coloro che erano impegnati anche nell’organizzazione vera e propria per lo svolgimento della gara: e quindi Franco Sebenello nella gestione dei tatami ed il progredire delle categorie e Adriano Cosma invece “sul campo” tra un tatami all’altro pronto a cogliere eventuali punti di criticità; ovviamente anche se poi così ovvio non è, Vitaliano Morandi nell’opera di docente, referente, supervisore di tutti gli arbitri, una presenza autorevole la sua, riconosciuta internazionalmente, un carisma difficilmente non percepibile da chi gli sta di fronte.

Lavoro preziosissimo anche quello di Stefano Pucci, coordinatore delle squadre nazionali, che ha magistralmente “educato” tutti , coach ed atleti, e non solo i nostri azzurri, affinché le aree di gara risultassero impeccabili.

Così come l’autorevolezza del nostro Direttore Sportivo Nazionale, Maestro Roberto De Luca, che ha messo a disposizione la sua esperienza di modo che sul campo tutto andasse per il verso giusto.

Venendo agli atleti posso dire in ogni caso grazie a tutti, bene i ragazzi e ragazze del kata qualcosa, e veniamo alle zone d’ombra cui accennavo prima, non è andato come mi aspettavo nel kumite, sarà che forse ero abituato al meglio, sarà che gli altri siano cresciuti, ma ho notato un sottotono, che non è certo imputabile ai nostri tecnici Giorgio Carcangiu e Giorgio D’Amico, validissimi, serissimi e preparati come, del resto, Nadia Ferluga e Paolo Scapin per i kata, ma che lavorano con gli atleti che altri preparano, ecco l’invito dovrebbe essere per tutti i nostri tecnici ad uscire da una sorta di provincialismo e di venire “sul campo” a vedere cosa fanno gli altri atleti, venire ai ostri stages nazionali e seguire le indicazioni dei nostri tecnici e delle guest stars che spesso ospitiamo nei nostri eventi, affinché l’Italia torni nel kumite al ruolo che gli compete, e non parlo di titoli sia ben chiaro, parlo di stile di combattimento, di carattere, determinazione e volontà nel perseguire l’obiettivo; ecco penso che il compito di un Presidente sia anche questo: quello di stimolare e pungolare i suoi a dare il meglio, poi, va da sé, sono molto felice di come sia andato tutto dall’organizzazione della prima squadra fino alle partecipazioni “esterne” dei comitati regionali  il Lazio e la Lombardia con i bambini ed i veterani che molto bene si sono comportati sia dal punto di vista tecnico che da quello dell’educazione e del rispetto.”

Siamo giunti quasi al termine di questo Campionato Europeo e lasciamo l’ultima battuta al Maestro Morandi, responsabile arbitrale IKU e dell’evento:

Events Karate:”Maestro ci vuol dire la sua opinione?”

Vitaliano Morandi:”Devo dire che sono molto bene impressionato, ho visto in tutti la volontà di interpretare al meglio il “ruolo” di arbitro, e per meglio intendo “super partes” senza faziosità, purtroppo presenti in altre realtà vissute, certo l’errore può capitare, vuoi per inesperienza, vuoi per stanchezza, ma la grande virtù sta in questo essere liberi da qualsiasi “vincolo” affettivo o di calcolo, senza arbitri con questa predisposizione non ci può essere un grande torneo, e se, a detta di tutti, questo è stato un grande torneo beh! allora per favore fatemi gongolare un pochino!”

Abbiamo  vissuto un bellissimo evento IKU, abbiamo percepito emozione, sincerità, spirito di competizione leale, pulito, aver vissuto questo evento non può che farci essere più contenti di percorrere questa “Via”!

Delegazione italiana FIK

Squadra kata  femminile (Orsi-Brizzante-Crippa)

ORSI ELISA

BURINI STEFANIA

Squadra kata maschile (Pomenti-Andrenacci-Di Crescenzio)

CAMPETI PAOLA

ANDRENACCI FRANCESCO

POMENTI MARCO

COPPOLA VERONICA

COLETTO ELEONORA

LONGHIN ANDREA

VIO CLARISSA

DEL PRETE MANUEL

FOCHESATO NICOLA

SOTTANA GIACOMO

MAGRINI ERIKA

SAVOIA COSIMO

SCANNIELLO LUCA

ARMENI GIULIA

AMITRANO ALFREDO

ANASTASIO ALFONSO

MORO FEDERICO

LEVAK MAICOL

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Coach: NADIA FERLUGA, PAOLO SCAPIN, GIORGIO D’AMICO, GIORGIO CARCANGIU

Arbitri: ADRIANO COSMA, SERGIO VALERI, GERARDO NAZZARO, GIOVANNI PICCOLO,

MASSIMO DEL GAIZO (ammesso al corso internazionale).

Dirigenti: DANIELE LAZZARINI,VITALIANO MORANDI, STEFANO PUCCI, ROBERTO DE LUCA, FRANCO SEBENELLO

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