Titolare FIK metti fine all’agonia: dimettiti.
Eventskarate 13 dicembre 2016
Addetto stampa
In molti lo chiedono, e di farlo subito, che alla fine della sua pur breve carriera politica, con uno scatto di reni e di umiltà, rassegnasse con dignità le proprie dimissioni, consapevole di non avere le capacità per guidare la federazione, pensata, creata, organizzata e gestita dal compianto vero Presidente Lazzarini, con Morandi e De Luca.
Perché subito?
Sono passati solo tre mesi dall’assemblea elettiva del 30 settembre 2016, e questi sono i risultati:
1 Il consigliere Maestro Santino Trimboli, tra i più eletti, dopo due settimane rassegna le sue dimissioni, da consigliere nazionale e delegato regionale della Calabria, in seguito lascia definitivamente la federazione affiliandosi altrove… con altre società.
2 Il delegato regionale della Campania Maestro Russo Palumbo Bruno rassegna le sue dimissioni, e con altre società se ne vanno dalla FIK.
3 Un capo saldo della segreteria Irene Lazzarini, dopo pochi giorni dall’assemblea, si dimette con effetto immediato, i promotori e fondatori della FIK, Maestri Morandi e De Luca, hanno dichiarato e scritto, che non intendono in nessuna maniera collaborare e non accettano nessun incarico nazionale.
4 Alla 3° Golden Cup del 05.11.2016 al 06.11.2016 – Velletri (RM) il numero dei partecipanti, rispetto alle precedenti edizioni, si sono ridotti drasticamente. Non una parola, o un minuto di silenzio, per il compianto PRESIDENTE Lazzarini, e in molti hanno notato questa ulteriore, mancanza di rispetto e riconoscenza.
5 Alla World Open Cup IKU del 09.12.2016 al 11.12.2016 – Caorle (Venezia) solo cinque o sei nazioni presenti, con appena 470 (circa) atleti iscritti, in tutte le categorie e classi di kata e kumite, bambini compresi. Una vera catastrofe, in tutti i sensi, economica per il semplice fatto, che le uscite sono state maggiori delle entrate, e tecnica, con uno o due atleti in molte categorie, lunghe pause per far trascorrere il tempo. Per mettere “una toppa” alle molteplici critiche di Velletri, una sedia vuota con su un mazzo di fiori, a ricordo del PRESIDENTE Lazzarini, insomma un’immagine indecorosa. Che tristezza…
6 Problemi politici con la dirigenza dell’International Karate Union, (IKU) che lasciano presagire una spaccatura, anche in campo internazionale.
7 A livello nazionale ormai la federazione è divisa, e parecchie società nel 2017, non rinnoveranno il tesseramento alla FIK.
8 Talmente concentrati, nel modificare con norme repressive il regolamento azzurri con “lacci e laccioli” per limitare la libertà di chi pratica, dimenticando di inserire, gli esordienti come categoria azzurrabile, per poi esser costretti a fare una nuova circolare, con le dovute correzioni.
9 Non è stato ancora nominato il segretario generale, quale è il motivo, o cosa peggiore interesse…
10 Un buon Presidente federale deve tranquillizzare i suoi tesserati non agitarli, non può dire che i responsabili degli insuccessi, sin qui ottenuti, non sono loro, ma di altri… alimentando tensioni e lacerazioni.
Che non si dica: ma io no lo sapevo. C’era chi l’aveva detto, anzi scritto.
Evitiamo giri di parole e parliamoci chiaro, decidere di rassegnare il mandato e dar vita a una crisi federale significherebbe, nei fatti, salvare il salvabile. La FIK ora appartiene al Veneto – Viterbo. La federazione, per definizione, non può divenire “proprietà” di una parte, ma deve unire una larga maggioranza del paese.
A questo punto torniamo alle urne: i tesserati della FIK, sapranno offrire una valida alternativa per riprendere il cammino di sviluppo interrotto tre mesi fa, permettendo alla federazione di risalire la china e rialzare la testa.
I consiglieri federali oggi hanno due possibilità davanti a loro: attendere che a staccare la spina sia il loro presidente, oppure prendere atto di non essere in grado di portare a termine la drammatica esperienza, e dimettersi tutti. Ora, perché domani è troppo tardi, è finita.
Ricordatevi, che prima delle loro “poltrone”, e sterili ambizioni personali, c’era… l’interesse della FIK.
Buon Natale.