Karate, Premier League a Lipsia, Oro Busà: “Da qui a Tokyo vincerò tutto”
Eventskarate 11 settembre 2017
Chiara Soldi www.gazzetta.it
Il siciliano si conferma ai vertici del karate mondiale sconfiggendo in finale l’uzbeko Otabolaev per 3-1. Molte le new-entry a sorpresa, che eliminano i big dalla corsa alla vittoria. Giappone dominatore del medagliere: su 19 finali, 16 a medaglia
10/09/2017 – LIPSIA (GER)
Luigi Busà è il re di Germania. A quattro mesi dal quarto titolo europeo, rientra in campo internazionale conquistando la medaglia d’oro nella tappa della Premier League di Lipsia. Opposto alla new-entry uzbeka Otabolaev Dastonbek, si impone per 3-1, dopo un incontro sul filo del rasoio. Il primo minuto passa senza azioni significative da parte di entrambi che, anzi, si studiano, commettendo due ammonizioni per combattimento passivo. L’uzbeko decide di attaccare e non si lascia sfuggire l’occasione da punto che lo porta in vantaggio 1-0 a un minuto dalla fine, grazie ad un ghiaku-zuki d’anticipo al viso. L’azzurro non ha intenzione di restare indietro e inizia così una rimonta spettacolare: tre ghiaku-zuki veloci e precisi, che non lasciano scampo al giovane uzbeko e regalano la vittoria al Campione Europeo. “Non conoscendo l’avversario – sottolinea Busà – ho preparato questa finale con strategie diverse, lui aspettava un mio errore, ma io sono stato paziente finchè non sono andato a segno”. Luigi dimostra di essere al top della forma, nonostante lo stop alle competizioni di 4 mesi, derivato da un intervento ai gomiti. Ben 7 incontri superati in una delle categorie più difficili e numerose del circuito: “Lipsia è una delle tappe più difficili dell’anno, per questo è ancor di più una grande emozione. Sto bene, ma torno subito al lavoro: c’è ancora molto da migliorare e da qui a Tokyo 2020 voglio vincere tutto. Non lascerò nulla agli altri”. Per l’avolese si tratta della terza medaglia d’oro ad una Premier League, piazzamento che lo conferma ai vertici del karate mondiale in vista delle prime olimpiadi per la disciplina a Tokyo 2020. “L’oro non sarebbe stato possibile senza l’aiuto di tutto lo staff Fijlkam e della mia nuova famiglia (il Centro Sportivo Carabinieri) dove ho trovato un ambiente sereno, vincente e che mi ha dato quella marcia in più per vincere. Ma il ringraziamento più grande va a mio padre Sebastiano: il Maestro più forte del mondo. Per me lo sarà per sempre” – conclude Busà.
i nuovi campioni — Quella di Lipsia risulta essere una Premier League piena di sorprese. La cordata giapponese si presenta in questa domenica di finali con 19 atleti in lizza per una medaglia, mettendone a segno ben 16: il medagliere è tutto del Giappone. Nel kata maschile il dominio giapponese raggiunge l’apice, completando l’intero podio con atleti nipponici. Il Campione del Mondo Ryo Kyuna, dopo un percorso ed una finale impeccabili, vince 5-0 contro il compagno di squadra Shimbaba, mantenendo il suo record che lo vede vincitore da oltre tre anni. Nel femminile un’altra finale asiatica tra le due giapponesi Iwamoto e Ono, che vede la prima prevalere sulla seconda per 3-2. Altra storia per il kumite dove molti big hanno perso la corsa alla medaglia uscendo dalla gara già nelle fasi eliminatorie. La prima sorpresa si ha nei 60 kg maschili dove il pluricampione mondiale Douglas Brose (Bra) cede il passo alla new-entry russa Plakhutin, 23enne alla prima finale in Premier, per 6-2. Nuovi campioni, acluni addirittura alla prima vittoria internazionale, in molte categorie del kumite. Le conferme arrivano invece dai 55 kg femminile dove il bronzo europeo Anzhelika Terliuga vince il secondo oro del circuito portandosi al comando del ranking mondiale, così come la giapponese Uekusa Ayumi, oro iridato a Linz 2016, che si riconferma nella +68 kg e alla prima posizione. Finale importante quella dei pesi massimi (+84 kg), dove il colosso di casa Jonathan Horne perde con il georgiano Gogita Arkania, che dal secondo posto del ranking punta dunque alla conquista della vetta.
risultati — Uomini. Kata: 1. Kiyuna (Giap), 2. Shimbaba (Giap), 3. Horiba (Giap), Moto (Giap). 60 kg: 1. Plakhutin (Rus), 2. Brose (Bra), 3. Mehdi (Iran), 3. Kaya (Tur). 67 kg: 1. Gomyo (Giap), Figueira (Bra), 3. Funahashi (Giap), 3. Ahmadikaryani (Iran). 75 kg: 1. BUSÀ, 2. Otabolaev (Uzb), 3. yagci (Tur), 3. Bitsch (Ger). 84 kg: 1. Mamayev (Aze), 2. Aliev (Rus), 3. Tzanos (Gre), 3. Koike (Giap). +84 kg: 1. Arkania (Geo), 2. Horne (Ger), 3. Filali (Fra), 3. Gaysinsky (Can).
Donne. Kata: 1. Iwamoto (Giap), 2. Ono (Giap), 3. Ugai (Giap), 4. Sanchez (Spa). 50 kg: 1. Hubrich (Ger), 2. Miyahara (Giap), 3. Villanueva (R. Dom), 3. Tadano (Giap). 55 kg: 1. Terluyga (Ucr), 2. Yakan (Tur), 3. Ishiai (Giap), 3. Bitsch (Ger). 61 kg: 1. Thi Goan (Viet), 2. Jumaa (Can), 3. Elwart (Pol), 3. Heurtault (Fra). 68 kg: 1. Someya (Giap), 2. Kopunova (Slo), 3. Kneer (Ger), 3. Burucu (Tur). +68 kg: 1. Uekusa (Giap), 2. Gao (Cina), 3. Harvey (Gb), 3. Kawamura (Giap).