Roberta D’Amico un esempio per tutti!

Eventskarate 23 dicembre 2018

Addetto stampa FKI

Il talento non basta, serve dedizione, passione e qualità morali non comuni, un percorso obbligato che i grandi campioni dello sport come Roberta D’Amico, mettono in pratica per arrivare e soprattutto riconfermare negli anni i successi nel karate nazionale e internazionale.

 

Impegni universitari, infortuni hanno impedito a Roberta triestina della A.S.D. Fiamma Karate Samer & Shipping,  di stare lontana dalle competizioni per qualche anno, ma al Campionato d’Europa di karate della WFF-SPORT (World Fudokan Federation) in Slovenia Portoroze dal 06 al0 9 dicembre c.a. in rappresentanza della nazionale del Karate Italia (FKI), al suo rientro l’atleta azzurra Roberta D’Amico è campionessa d’Europa 2018, eliminando al primo incontro per 7 a 0 la fortissima serba Jelena Stanojevic, al secondo turno vince con la serba Ana Rancic, per 6 a 0, in semifinale con 4 a 0 batte la cipriota Sara Erapots e D’Amico vola in finale dove la vede sfidarsi con l’atleta bosniaca Marija Stjkovic che batte per 4 a 2.
Il gradino più alto del podio europeo e conquistato da Roberta D’Amico, 2° Marija Stjkovic, mentre le due 3° squalificate perché impossibilitate ad effettuare i ripescaggi, in quanto impegnate in contemporanea nell’altra competizione del karate tradizionale.

Questa è la cronaca di un esempio di condotta unanime, non solo sportiva ma per qualsiasi tipo di carriera, costruita sulla irreprensibilità dentro e fuori dal tatami. Gli atleti sono esposti a traumi e infortuni, ma  devono anche  imparare a sopportare le polemiche e critiche per sterili diatribe, cercando di mettere in discussione la reputazione della nostra atleta, Roberta, il cui comportamento e risultati sono sempre stati inappuntabili un esempio per compagni e avversari, in linea con i valori di rispetto e correttezza che fanno parte del Karate Italia. 

Roberta un esempio per tutti i giovani e i tanti appassionati di karate che amano questa disciplina non solo per l’aspetto sportivo, ma anche per il suo valore sociale e educativo.

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