Temperamento
Eventskarate 28/11/2019
Ciro Varone
Tutte le arti marziali corrispondono ad un metodo per imparare a canalizzare e gestire l’aggressività, un aspetto che spesso passa inosservato, ma che, invece, unisce la consapevolezza, la conoscenza, la concentrazione, l’energia e la sensibilità profonda del corpo.
Una volta apprese le tecniche corporee, tutti questi coraggiosi e faticosi sforzi concorrono a rendere equilibrato e fluido il nostro comportamento, costruendo un temperamento unico e al tempo stesso differenziato, se così non fosse le arti marziali si sarebbero già esaurite come tanti altri sport occidentali.
Nelle arti marziali non necessariamente il nostro avversario è il nemico, la sua immagine, la sua postura, la sua aggressività sono nient’altro che la nostra stessa immagine esteriore e interiore, per cui, lo scontro diventa un modo per conoscere se stessi e le vertigini che il vuoto di tale dimensione crea.
Continuamente il Caos e l’ordine spingono per correggere la nostra natura, cercando di accendere ognuno a loro favore la scintilla prometeica, entrambi lottano e ci fanno lottare contro avversari interni facendoci oltrepassare i limiti della ragione, rendendo la nostra esistenza aggressiva, decisa, ma anche magnanima e, talvolta, perfino gentile, così facendo danno un senso alla nostra esistenza e ci fanno apprezzare i ciclo ripetitivo di yin e yang.
Approfondire le arti marziali vuol dire immergersi nella sfera più oscura della nostra natura, comprenderla è l’unico modo per evolverci e liberare la nostra esistenza da tutti quei lacci spirituali che ci tengono legati alle nostre paure.
Secondo il maestro Gichin Funskoshi non esiste la “casualità”: nella pratica l’impegno e la concentrazione sono fondamentali, per cui ad ogni caduta deve corrispondere un’alzata, egli scrisse nelle sue venti regole, al punto sette: ” il fallimento nasce dalla negligenza “.
Il maestro con le sue regole volle regalarci un testamento spirituale di grande importanza, poiché egli era convinto che l’obiettivo principale di tutte le arti marziali non è quello di sottomettere gli altri, bensì quello di rimodellare la nostra stessa natura.