Definizione senz’anima
Eventskarate 24 ottobre 2020
Nando Balzarro
“NARRAZIONE STORICA DI COMBATTIMENTO”. Così ho sentito (anzi letto) definire quella forma di pratica ritenuta unica e importantissima nel mondo marziale nota come “Kata”.
Devo dire che, pur avendone sentite tante sull’argomento, questa “spiegazione”, meglio dire “opinione”, mi ha sorpreso. Riconosco altresì che qualcosa di concettualmente vero è contenuta nella frase. Infatti, che, per certi versi, i Kata rappresentino degnamente la nostra storia non ci sono dubbi. Né si potrà negare che, nelle comuni interpretazioni applicative delle combinazioni tecniche che esso contiene, si palesi una capacità “narrativa” alle volte al limite del surreale, se non del ridicolo. Infatti, con estrema disinvoltura, si “narra” di un combattimento contro più avversari eliminati uno dopo l’altro con un unico colpo (quasi sempre mortale), utilizzando tecniche che, allo stato attuale, risulterebbero del tutto inadeguate alla realtà (vedi per esempio difese contro bastone lungo “BO”). Riconosciuta ed accettata la corretta configurazione “storica” e “narrativa” attribuita al Kata, sottolineo la concezione affatto riduttiva contenuta nella definizione stessa. In pratica, con sole tre parole, si riesce a relegare il Kata (e il tempo ad essi dedicato per allenarli, comprenderli, studiarli, evolverli), nell’opaca zona dell’obsolescenza o, bene che vada, nell’ammuffita, spesso malsana, cassapanca della Storia. Al contrario, rivendico l’assoluta modernità del Kata, non solo in quanto contenitore di tecniche più funzionali sia per kumite nel Dojo, sia nel combattimento reale a corta distanza e auto difesa. L’uso estremamente avanzato, sofisticato e fisiologico del corpo e del gesto, la possibilità di interpretare in forma moderna le difese e le percosse presentate nelle varie Forme, per non parlare del controllo del respiro, la concentrazione mentale, la sensibilità propriocettiva, l’indefessa cura del dettaglio, fanno del Kata una modernissima espressione di allenamento, cultura ed efficacia. Inutile sottolineare che dipenderà sempre da chi e da come questo eccezionale “strumento” di pratica marziale verrà utilizzato, approfondito, compreso e costantemente evoluto