Bruno Demichelis
Ho praticato a lungo karate e altre arti marziali e ho praticato molto sport, anche.
Come psicologo ho lavorato con sportivi di diverse discipline,sia individuali ,che di squadra. Con atleti di vari livelli ( nazionale,europeo,mondiale )Voglio richiamare l’attenzione su questo continuo giudizio svalutativo dello sport ,che leggo su molti post, specialmente quando è confrontato col karate .
Come se fosse figlio di un dio minore.
Volete dire che hanno obiettivi e finalità non coincidenti? Va bene! Ma non declassate la pratica sportiva ad attività di serie B o inferiore.
Il karate,come pure lo sport,quando è praticato per 2-3 orette alla settimana, può essere una buona attività culturale e ludico-ricreativa.
Se indagaste più profondamente sugli atleti che praticano sport a livello agonistico e/o professionistico vi rendereste subito conto di quanto rispetto e considerazione meritino queste persone!
Discipline come l’atletica,il nuoto,la ginnastica, la voga, la scherma, il ciclismo,solo per citarne alcune richiedono centinaia di ore di allenamento annuale già dalla giovanissima età. Per arrivare ai livelli internazionali e mondiali sono investite 15000-20000 ore di allenamento.
15000-20000 ore DI VITA! Che questi atleti hanno dedicato alla loro amata disciplina sportiva. Sacrificando gite con amici,uscite in discoteca, cinema con compagni. Rinunciando a una gran fetta della loro vita sociale.
Per resistere così ,bisogna avere autodisciplina,automotivazione,costanza,perseveranza, atteggiamento mentale solido. Essere focalizzati e concentrati. Seguire una “via”.
Si ,cari signori. Molti di questi atleti mi hanno spesso dichiarato: la mia disciplina è tutto per me. È tutta la mia vita!
Attività di serie B?
Questo atteggiamento elitario e snobbistico verso lo sport, da parte di coloro che ,per il solo fatto di praticare karate per un po’ di orette alla settimana è immotivato,ingiustificato , indice di pregiudizi e ipertrofia dell’ ego. Rispettate lo sport e chi lo pratica