Bruno Da Boit

Il Karate è un’Arte Marziale derivata da tecniche di combattimento senza armi, e tale dovrebbe rimanere. Questo fatto xci esorta a riconsiderare attentamente se la padronanza dei Kata sia sufficente, qualora ci trovassimo nella situazione di doverci difendere da un serio pericolo. Come Arte Marziale, il Karate deve essere praticato senza dimenticare l’esistenza dell’avversario che cercherà l’opportunità per attaccarci da ogni angolo e con ogni tecnica possibile. Per prepararci a controbattere un attacco del genere, la sola pratica del Kata non è sufficiente, perciò è necessario allenarsi anche nel Kumite prestabilito, che ci permette di affinare i riflessi e lo spirito marziale, trovare il giusto Ma-ai, e sviluppare la capacità di leggere la mente dell’avversario, un vantaggio in una situazione di combattimento reale. Il Ma-ai più vantaggioso si ha quando si tiene l’avversario a vista e contemporaneamente ci si trova fuori dalla sua traiettoria visiva. Se ci si muove solamente indietro per proteggersi da attacchi frontali, si concede all’avversario un varco in cui poter colpire. In altre parole, più ci si allontana dagli attacchi dell’avversario, più saremo occupati a difenderci da lui. Perciò bisogna essere abili a spostarsi da un lato all’altro in modo da poter uscire dal suo campo visivo, e senza mai perderlo di vista, crearsi un varco nella sua difesa per poterlo contrattaccare. Lo spostamento del corpo deve essere effettuato secondo il tipo d’attacco sferrato dall’avversario. Un attacco subito dopo aver spostato il corpo è efficace e potente. Quando si sviluppa l’abilità di “leggere la mente dell’avversario”, non bisogna guardare in nessuna parte del suo corpo, ad esempio, le mani, ma bisogna sempre mantenere in vista la sua figura, in modo da poter “leggere” le sue intenzioni. Il karate deve essere studiato come un’Arte Marziale, dando la giusta importanza alla pratica del Kumite, inteso come autodifesa e non per fini agonistici. Per concludere, il concetto è che il Kata e il Kumite hanno verso il Karate-Jutsu, lo stesso ruolo che padre e madre hanno verso il loro figlio. Entrambi debbono essere studiati a fondo e praticati con la dovuta considerazione, mantenendo un rapporto equilibrato tra di loro. Il contatto con un’altro individuo nella pratica del Kumite è un addestramento prezioso. Le tecniche e le capacità apprese vengono messe alla prova nel Kumite tramite il rapporto reciproco che s’instaura tra il proprio “se” e l’avversario. Mettersi alla prova contro un individuo non co intenzione di ferirlo o di esibire le proprie capacità a fini agonistici, ma con l’intenzione di impegnare totalmente la propria persona nell’azione, rende il Kumite una meravigliosa esperienza d’apprendimento. Come nel Kata, lo sviluppo del “se”, è l’essenza del Kumite. Comunque, prima che lo studente possa intraprendere la pratica del Kumite, deve sviluppare una potenza sufficiente negli Atemi. Questa potrà essere ottenuta solo tramite un duro e costante allenamento dei muscoli. I metodi dell’allenamento per produrre la terrificante forza degli Atemi, sono basati su principi scientifici. Secondo la dinamica fisica, la potenza degli Atemi è legata al grado di “velocità e massa”. Infatti aggiungendo velocità e massa a un colpo eseguito con un’enfasi e una tecnica magistrale, si ottiene un maggiore potere distruttivo. La velocità viene normalmente aumentata allenando i muscoli estensori e flessori tramite una costante ripetizione dei Kata, del combattimento prestabilito e del Kihon di base. La massa muscolare necessaria per l’esecuzione degli Atemi si ottiene con l’utilizzo di moderne attrezzature per il Body-Building e anche con l’aiuto di attrezzi tradizionali come i Chishi, (bastoni con un peso all’estremità), i Sashi, (impugnature di ferro). i Kami, (pesanti giare di terracotta) e i Tetsugeta, (zoccoli di ferro). La potenza degli Atemi aumenterà se gli esercizi per la velocità e quelli per la massa sono ben equilibrati. Le parti del corpo usate per gli Atemi, (pugni, mani a coltello, gomiti, piedi ecc.), sono tradizionalmente indurite o rafforzate, colpendo e calciando il Makiwara, fino al punto da farle delle potenti armi.

PS Come ho già scritto nel precedente post queste teorie saranno il programma dello Stage della consapevolezza che si terrà il 22 c.m. nel mio Dojo, pertanto cercate di capirci qualcosa e in questi giorni allenatevi altrimenti non si va AVANTI … Ma cosa ve lo dico affare… Ciaoss

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