Bruno Da Boit
Nei primi anni 70, dopo l’A.I.K., esistevano due federazioni di Karate. Una la F.I.K. (federazione italiana Karate), l’altra la FeSIKa, Federazione Sportiva Italiana Karate… Dopo parecchie traversie ci troviamo che cambiando la denominazione d’origine controllata chi fa lo sportivo e la Fijlkam, (erede della FIK), e chi dovrebbe fare l’arte marziale sono la FIKTA, la Fesik ecc. Secondo il mio modesto parere c’è qualquadra che non cosa… Mi rivolgo a coloro che più o meno hanno la mia età e ai tempi frequentavano palestre di Karate. Vi ricordate quanti bambini/e dai 4 ai 10 e dagli 11 ai 17 anni frequentavano la palestra?? Rispondo io, ai tempi quelle classi di età non esistevano nelle palestre di karate, eravamo tutti adulti. Adesso se entriamo in una palestra, o Dojo, di Karate troviamo che l’80% è frequentato da Bambini/e dai 4 anni in su, i quali non possono necessariamente praticare lo stesso karate degli adulti, sia per fisicità, ma sopratutto perché abbisognano di un’educazione motoria che purtroppo vivendo nell’era in cui viviamo non hanno la possibilità di acquisire, pertanto ci troviamo nelle palestre ragazzini ai quali bisogna insegnare gli schemi motori di base, come correre, saltare, rotolare, arrampicarsi ecc. Questo ha fatto si che tutte le federazioni, enti ecc. hanno dovuto adeguarsi a questa necessità, per cui l’arte marziale si è persa lasciando il posto a queste realtà economiche che salvano tante palestre dalla chiusura. Sta a coloro a cui piace l’Arte Marziale non lasciarla morire, purtroppo vedo che “lentamente muere”… Questo perché per mantenerla viva non si può fare e insegnare quello che ci è stato insegnato 50 o più anni fa, ma bisogna andare ad abbeverarsi alla fonte, o trovare Maestri che siano andati e che fanno ricerche su quello che realmente “ERA”…. Oggi tutti guardano i tecnici che “FANNO” bene Mawashi geri, e pochissimi ascoltano i Maestri che invece “SANNO”… ma cosa ve lo dico affare… Ciaoss