Martial Art Therapist

Eventskarate 15 giugno 2017

Enrico Cembran

È da tanto che non scrivo della mia attività di Martial Art Therapist che, in parole povere vorrebbe dire che metto le mie competenze di Maestro di Karate, Medico (fatto auspicabile, ma non indispensabile) ma soprattutto di Essere Umano, al servizio dei bambini neoplastici nell’ambito della Onlus Kids Kicking Cancer Italia.

Sono stato frainteso e criticato, ne ho sentite di tutti i colori sul mio conto e sull’inutilità, ovvero pericolosità del messaggio che veicoliamo…
Ho le spalle grosse ed una testa fortunatamente dura…ho proseguito il mio lavoro spegnendo semplicemente i fari…
Ho agito in silenzio, dando comunque come sempre tutto quello che ho potuto e qualche volta anche di più…
Ho cercato di trasmettere tutte le sensazioni e competenze che ho maturato in oltre quattro anni e circa180 turni di volontariato in servizio continuo all’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma, reparto di oncoematologia pediatrica, cioè dove il dolore e l’amore lo tocchi per davvero con mano.
Col mio modo di fare, di certo molto irruente ho coinvolto molte belle anime in questa splendida attività.
Molti dei MAT che oggi praticano in Italia, si sono formati con i miei corsi e dai risultati che vedo ho anche fatto un gran bel lavoro.
La realtà è che però, SIAMO POCHI!
I nostri anagraficamente PICCOLI, ma di certo GRANDI EROI, checché ne dicano alcune persone disinformate, col nostro lavoro STANNO MOLTO, MA MOLTO MEGLIO!
L’ideale per loro sarebbe praticare tre volte a settimana e sono purtroppo tanti ed in continua crescita.
Solo all’OPBG occorrerebbero ALMENO una decina di nuovi MAT.
Ma ci sono anche Il policlinico Gemelli, dove abbiamo una sola persona che resiste stoicamente.
Al Policlinico Umberto Primo ci sono tre o quattro di noi, ma non bastano!
C’è chi viene da fuori Roma (Abruzzo, Ciociaria, Brunico (!!!), Viareggio (!!!), NON PERCEPENDO UN DANNATO EURO DI RIMBORSO, ERGO RIMETTENDOCI DI TASCA PROPRIA…
Molti di noi cominciano e poi mollano…i motivi sono tanti e nessuno di questi è discutibile, SI FA QUELLO CHE SI PUÒ!!!
Un motivo di certo è il pretendere troppo da se stessi.
Basterebbe venire ogni due settimane, per esempio…
Qualcuno lo ho aiutato a ritrovare la motivazione dopo qualche dolore di troppo ed ora è ripartito alla grande…
Insomma, io credo di essermi dilungato anche troppo: CHI PENSA DI AVERE LA POMPA PER METTERSI IN GIOCO, LO FACCIA, MA LO FACCIA PRESTO.
KKC è una splendida realtà, ma senza le donne e gli uomini che la compongono e che in essa operano, è solo una delle tante sigle altisonanti nel mondo del volontariato.
Per info: info@kkcitalia.it.
NON SI GUADAGNA NULLA DI MATERIALE!
Si corre però il rischio di essere rincorsi per il corridoio dell’ospedale da un genitore sfinito che ti abbraccia e ti dice di essere grato perché hai aiutato suo figlio e lui stesso in un momento tanto difficile…

 

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