Perchè non mi riaffilierò alla mia Federazione.
Eventskarate 10 gennaio 2022
Giancarlo Bagnulo
In molti in questi giorni mi hanno chiesto il perchè di questa decisione ed essendo io una persona abbastanza conosciuta nell’ambiente del Ju Jitsu, e non solo, mi sembra giusto rispondere pubblicamente sul mio profilo.
Le considerazioni da fare per rispondere sono fondamentalmente due: una di carattere personale e l’altra di carattere generale.
Ragioni personali:
Milito in federazione, a partire da quando era FILPJ, dai primi anni ’80 sotto il Presidente Matteo Pellicone e da allora sono stato “dirigente” per il Settore Ju Jitsu ininterrottamente fino al 2016.
Sono stato in Commissione Nazionale come componente sotto la presidenza di Evangelisti, Sozzi e infine Spagnolo che ha retto sotto la Presidenza Pellicone il JJ fino alla sua morte.
Il fatto di essere a Roma mi ha dato l’opportunità di stare a contatto con la Presidenza e con tutti i Dirigenti Federali che si sono succeduti negli anni e di conoscere molto bene la “vita e gli equilibri di palazzo”.
Non voglio tediarvi di più a riguardo, molti conoscono la “storia”, molti l’hanno scordata, chi non la conosce può contattarmi.
Nel dicembre 2013 con la scomparsa del Presidente Pellicone ed un anno dopo con la scomparsa di Pippo Spagnolo mi fu richiesto di prendere in mano la presidenza del JJ, perchè, testuali parole del nuovo presidente Domenico Falcone, l’unico che potesse farlo. Personalmente al tempo ricoprivo la presidenza del Metodo Globale Autodifesa da diversi anni e visto l’impegno decisamente stimolante chiesi comunque alcune garanzie. Una di queste la possibilità di dare una svolta al settore con un’ apertura graduale e ben regolamentata all’esterno.
Con questo progetto è iniziata la mia presidenza che ha visto realizzarsi eventi a partire dallo stage dove celebrammo il centenario della nascita del Maestro Bianchi nel 2014 a quello del 2016 con lo stage internazionale effettuato assieme alla WJJF/WJJKO.
Durante questi due anni e mezzo è stata intrapresa una dura battaglia per il riconoscimento internazionale cosa ahimè molto complessa e che ha visto diversi colpi di scena.
Alla fine del 2016 con le nuove elezioni federali e la conferma di Falcone alla Presidenza sono stato avvicendato e per sintetizzare il problema non erano i risultati ottenuti, evidenti e comprovati, ma il non essere un “buon politico”.
Lascio a voi ragionare sul significato del termine “buon politico”.
Il risultato di tutto ciò è stato quello di esser stato messo letteralmente a riposo, non solo “politicamente” ma anche “tecnicamente” dalla nuova commissione.
Falcone personalmente ha riconosciuto il mio contributo passato alla crescita del Settore ma altri hanno palesemente messo in atto una sorta di “negazionismo” che oserei dire non solo imbarazzante ma anche destabilizzante.
Oltretutto qualunque mia attività personale nell’ambiente federale è stata ostacolata e influenzata da telefonate e “consigli” a non partecipare. Tutto ciò aumentato esponenzialmente dopo il mio appoggio alla candidatura di Felice Mariani alla presidenza FIJLKAM cosa che mi è “costata” l’annullamento di tutte le mie attività professionali correlate alla FIJLKAM senza alcuna motivazione di tipo tecnico.
Qualcuno dirà : “te la sei cercata” “questo è naturale nel nostro ambiente”….beh io non mi ci ritrovo più in questo ambiente.
Ragioni generali:
La situazione del settore Ju Jitsu federale ha bisogno decisamente di un nuovo progetto.
Oggi, a distanza di 5 anni ci sono solo dichiarazioni ridondanti senza alcun supporto di numeri ufficiali.
L’apporto di nuove società non è riscontrabile se non per poche decine che non hanno assolutamente fatto aumentare le società affiliate ma solo riempito i buchi di quelle che non si sono ritesserate.
La totale mancanza di progetti e certezze non supportano i costi elevati di tesseramento.
L’attività agonistica che coinvolge circa il 20% delle società sportive non cresce e negli ultimi campionati la partecipazione è stata assolutamente sotto tono rispetto alle dichiarazioni trionfalistiche al limite della beffa.
Tra l’altro basta vedere la cura nell’organizzazione fin dalle piccole cose…vedi mancanza di premiazioni al Trofeo delle Regioni e le medaglie imbarazzanti degli ultimi Campionati Italiani.
L’assoluta cecità nell’analisi della situazione e l’ossessiva modalità palcoscenico dell’attuale dirigenza non è più da parte mia tollerabile.
E’ per questo che nel 2022 al compimento dei miei primi 50 anni di tatami ho deciso di cambiare e intraprendere altre strade sempre e comunque per far crescere il nostro Ju Jitsu.
Chiedo scusa se mi sono dilungato ma era dovuto a chi ad oggi continua a seguirmi e anche a chi, visto il cambio di guardia, ha deciso di voltarmi le spalle .