Fonte http://www.luciomaurino.com
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Tokyo, una città all’avanguardia dove e innumerevoli opere tecnologiche si affiancano ai templi degli antichi imperatori giapponesi, in cui è ancora possibile sentire il fruscio del vento che accarezza le famose Katane dei samurai. Tuttavia questo affascinante mix tra antico e moderno non ha positivamente accompagnato questa 19esima edizione dei Campionati Mondiali di Karate WKF 2008. Ci si aspettatava il tutto esaurito e così non è stato, ci si aspettava una cerimonia di apertura strabiliante e così non è stato, ma soprattutto ci si aspettava un’organizzazione perfetta e cos’ non è stato.
La dolente nota di questa manifestazione è stata la pessima organizzazione nipponica, e se qualcuno si aspetta dal Sol Levante quel qualcosa in più, in questa occasione avrebbe avuto modo di ricredersi ampiamente. Disorganizzazione, lentezza, confusione, patriarcalismo e stuipidità dirigenziale, sono solo alcuni degli elementi di una gara che dovrebbe essere un preludio all’ingresso alle prossime Olimpiadi di Londra 2012. Non è bastata neanche la presenza di un’alta personalità del CIO a cercare di arginare l’approssimazione di questi “dilettanti allo sbaraglio”. Tanto per fare un’analisi semplicistica, possiamo affermare che mai, in oltre vent’anni di carriera, abbiamo visto disputare una finale di categoria un giorno e le finali per il bronzo il giorno dopo…. non abbiamno mai visto negli ultimi anni un palazzetto senza i più elementari accorgimenti tecnologici adatti ad una gara di questo livello, come non abbiamo mai visto “accantonare” letteralmente giornalisti, fotografi ed operatori TV per far spazio a “4” anziani dirigenti accompagnati da altrettante anziane e disinteressate signore. Un aneddoto sconvolgente che ha visto il capo dell’organizzazione chiedere di spostare, 2 minuti prima dell’inizio della gara” la bellezza di 8 telecamere della TV giapponese per non coprire la visuale di 7 spettatoti VIP. Richiesta poi non accoilta per impossibilità tecniche ma che ha fatto rinviare la gara ad orari da 4° mondo. Se un giorno qualcuno dovesse chiedersi perchè uno sport cosi apprezzato e praticato da milioni di sportivi, non riesce ad avere il riconoscimento olimpico, vi possiamo affermare che la colpa non è delle regole tecniche ma di chi si arroga il diritto di gestirlo come se fosse casa propria.
Ma torniamo alla competizione…</p>
<p style="text-align: justify;”>1 Giornata: Il cammino del Team maschile del Kata italiano 2 volte campione del mondo, infatti, dopo la prima e netta vittoria contro la Malesia, viene bloccato inspiegabilmente con un discutibilissimo 3 a 2 nel secondo match (shitei) a favore dei padroni di casa che supereranno poi anche la Spagna (sempre molto discutibilmente), e perderanno “incredibilmente” 2 -3 in finale con la Francia. Gli azzurri comunque hanno continuato la gara mantenendo la consueta concentrazione, eliminando Vietnam e Spagna rimontando, così, due posizioni e andando a concludere in bronzo. Anche la squadra femminile azzurra è riuscita nell’impresa di conquistare una medaglia e ha bissato il risultato dei colleghi portando al medagliere italiano il secondo bronzo.
Nella gara del kumite femminile il team italiano, dopo aver eliminato le padrone di casa con un netto 2 a 0 ha superato anche la squadra ungherese entusiasmando il tifo azzurro. Le nostre ragazze, però, hanno ceduto in semifinale alla fortissima Germania andando ad affrontare le eliminatorie per il bronzo. Prima squadra opposta alle azzurre la Repubblica Ceca, superata per 1 a 0; nel secondo turno le nostre ragazze hanno affrontato la squadra greca superandola ai punti: dopo il pari all’ultimo secondo di Greta Vitelli, Roberta Minet ha subito la sconfitta per 1 a 0. L’ultimo incontro ha visto Laura Pasqua ribaltare le sorti della gara sconfiggendo la sua antagonista con un netto 3 a 1. l’Italia conquista un’altro importante risultato con le ragazze del kumite: Laura Pasqua, Roberta Minet e Selene Guglielmi hanno battuto la fortissima formazione russa aggiudicandosi la medaglia di bronzo nella competizione a squadre. Le azzurre si piazzano, così dietro Germania e Spagna.
2 Giornata: nel kata individuale Luca Valdesi si riconferma, per la terza volta consecutiva, campione del mondo battendo in finale, con Gankaku, il venezuelano Antonio Diaz (Chatanyara Kushanku). L’italiano ha battuto in ordine gli atleti di Algeria, Croazia (Novack), Egitto, Turchia e in finale di poule Spagna (Bastante). Bronzo per Francia ed Egitto. Altro ottimo risultato viene da Sara Battaglia, Campionessa del Mondo in carica, che si conferma tra le migliori al mondo accedendo in finale e ottenendo un argento contro la vietnamita. Bronzo per Giappone e Serbia.
3 Giornata: nel Kumite individuale gli atleti azzurri non trovano la chiave giusta per poter percorrere il cammino della “medaglia” in maniera positiva. Nella categ Open si distingue solo Stefano Maniscalco, campione del Mondo in carica, che ammalia il pubblico con i suoi incontri. Tuttavia nel match per l’accesso alla finale, il siciliano incontra un altro grande fuoriclasse, l’azerbaigiano Agayev. E’ uno scontro all’ultimo secondo, e quando i due vanno all’enchosen il pubblico è con il fiato sospeso: ippon per Agayev che vincerà poi la finale. Maniscalco tuttavia conquista successivamente un ottimo bronzo. Nella categ. -65 kg Ciro Massa è 5° classificato.
4 Giornata: contrassegnata da difficolta’ ed infortuni, l’ultima giornata di gara vede nella categoria dei 70 kg. Maestri vincere il primo match, ma nonostante tutto s`infortuna negli ultimi secondi del combattimento e nel successivo e` costretto da ritirarsi. Busa’ prende il via alla grande piazzando un netto 8 a 0 al malcapitato colombiano Ramon Garcia ma nel turno successivo si confronta con un coriaceo quanto rapido turco, infatti Basturk, non da il tempo al siciliano di organizzarsi, e nei tre minuti d’intenso combattimento il siciliano subisce anche un attacco poco controllato che gli causa una ferita al mento. Il risultato finale e’ di 4 a 2 per il turco, che approda in finale e recupera l’azzurro. Inizia la risalita, e prima per 2 a 0 si disfa del venezuelano Rodriguez e poi con un entusiasmante 9 a 0 dell’azeirbajano Atamov. Proprio quando sembrava prendesse il volo verso il podio viene sconfitto dal francese Grillon. Non riesce a trovare il tempo di reazione e il transalpino infila un netto 5 a 0.
E’ quindi il turno di Loria che parte con un ritmo sostenuto ed il primo a farne le spese e’ il domenicano Gustavo, poi tocca al tedesco Grezella e al sudafricano Moss. Proprio quando sembrava proiettato verso la finalissima il russo Eldaruchev lo ferma sconfiggendolo di misura. Ben sapendo di essere al suo capolinea agonistico, Loria affronta il primo recupero con grande determinazione portandosi nettamente in vantaggio a pochi secondi dalla fine sul venezuelano Herrera, ma e’ proprio a questo punto che un colpo di scena rovina il mondiale all’azzurro, infatti, nella disperata corsa al recupero Herrera lancia l’ultimo attacco colpendo in pieno viso l’italiano che crolla a terra ed e’ costretto al ritiro.
Ma le speranze italiane sono ancora su Maniscalco che completa l’opera del clan azzurro replicandosi dopo il successo di Tampere 2006, dove aveva semplicemente scambiato l’ordine della medaglie, infatti questa volta si è aggiudicato l’oro nella categoria dei +85 kg. ed il bronzo negli Open… a Tampere esattamente il contrario. La finale lo ha visto opposto al francese che ha tenuto duro fino a metà del combattimento, poi Stefano ha preso il sopravvento e recuperato lo svantaggio (perdeva per 2 a 0), ha allungato le distanze con un “sambon”. Replica immediata del transalpino e poi due punti che hanno fatto la differenza nel risultato finale. Maniscalco è campione del mondo per la seconda volta consecutiva.
Tra le donne, l’unica in gara, Greta Vitelli, nella categoria dei +60 kg.non va oltre il primo match ed e’ cosi che ora tutto il clan azzurro resta in attesa del risultato di Stefano Maniscalco, che ha aperto le danze della categoria degli oltre 80 kg. vincendo contro l’egiziano Mohamed per 4 a 2 e poi per 7 a 0 contro il croato Gajica.
A conclusione di tutte le giornate di gara l’ITALIA è terza nel medagliere.
RISULTATI COMPLETI
KATA
|
kata male
|
1.
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kata male
|
Luca
|
Valdesi
|
Italy
|
|
2.
|
kata male
|
Antonio José
|
Díaz
|
Venezuela
|
|
3.
|
kata male
|
Vu Duck Min
|
Dack
|
France
|
|
3.
|
kata male
|
Mustafa
|
Ibrahim
|
Egypt
|
|
kata female
|
1.
|
kata female
|
Hoang Ngan
|
Nguyen
|
Vietnam
|
|
2.
|
kata female
|
Sara
|
Battaglia
|
Italy
|
|
3.
|
kata female
|
Marija
|
Madžarević
|
Serbia
|
|
3.
|
kata female
|
Kasuga
|
Wakabayashi
|
Japan
|
|
kata team male
|
1.
|
kata team male
|
|
|
France
|
|
2.
|
kata team male
|
|
|
Japan
|
|
3.
|
kata team male
|
|
|
Italy
|
|
3.
|
kata team male
|
|
|
Peru
|
|
kata team female
|
1.
|
kata team female
|
|
|
Japan
|
|
2.
|
kata team female
|
|
|
France
|
|
3.
|
kata team female
|
|
|
Italy
|
|
3.
|
kata team female
|
|
|
Spain
|
|
|
KUMITE
|
kumite male -60kg
|
1.
|
kumite male -60kg
|
Danil
|
Domdjoni
|
Croatia
|
|
2.
|
kumite male -60kg
|
Darkhan
|
Assadilov
|
Kazakhstan
|
|
3.
|
kumite male -60kg
|
Douglas
|
Brose
|
Brazil
|
|
3.
|
kumite male -60kg
|
Hossein
|
Rouhani
|
Iran
|
|
kumite male -65kg
|
1.
|
kumite male -65kg
|
George
|
Kotaka
|
USA
|
|
2.
|
kumite male -65kg
|
Ádám
|
Kovács
|
Hungary
|
|
3.
|
kumite male -65kg
|
T.
|
Nihei
|
Japan
|
|
3.
|
kumite male -65kg
|
William
|
Rollé
|
France
|
|
kumite male -70kg
|
1.
|
kumite male -70kg
|
Rafael
|
Aghayev
|
Azerbaijan
|
|
2.
|
kumite male -70kg
|
Ibrahim
|
Moussa
|
Egypt
|
|
3.
|
kumite male -70kg
|
Saeed
|
Baghbani
|
Canada
|
|
3.
|
kumite male -70kg
|
Shinji
|
Nagaki
|
Japan
|
|
kumite male -75kg
|
1.
|
kumite male -75kg
|
David
|
Dubo
|
Chile
|
|
2.
|
kumite male -75kg
|
Maslum
|
Basturk
|
Turkey
|
|
3.
|
kumite male -75kg
|
K.
|
Matsuhisa
|
Japan
|
|
3.
|
kumite male -75kg
|
M.
|
Mohamed
|
Egypt
|
|
kumite male -80kg
|
1.
|
kumite male -80kg
|
Satoshi
|
Ibuchi
|
Japan
|
|
2.
|
kumite male -80kg
|
Islamutdin
|
Eldarouchev
|
Russia
|
|
3.
|
kumite male -80kg
|
H.
|
Keshta
|
Egypt
|
|
3.
|
kumite male -80kg
|
Alibek
|
Prenov
|
Kazakhstan
|
|
kumite male +80kg
|
1.
|
kumite male +80kg
|
Stefano
|
Maniscalco
|
Italy
|
|
2.
|
kumite male +80kg
|
Ibrahim
|
Gary
|
France
|
|
3.
|
kumite male +80kg
|
Jonathan
|
Horne
|
Germany
|
|
3.
|
kumite male +80kg
|
Calum
|
Robb
|
Scotland
|
|
kumite male OPEN
|
1.
|
kumite male OPEN
|
Rafael
|
Aghayev
|
Azerbaijan
|
|
2.
|
kumite male OPEN
|
Spyridon
|
Margaritopoulos
|
Greece
|
|
3.
|
kumite male OPEN
|
Gogita
|
Arkanin
|
Georgia
|
|
3.
|
kumite male OPEN
|
Stefano
|
Maniscalco
|
Italy
|
|
kumite female -53kg
|
1.
|
kumite f -53kg
|
Natsuki
|
Fujiwara
|
Japan
|
|
2.
|
kumite f -53kg
|
Kora
|
Knühmann
|
USC Duisburg (GER)
|
|
3.
|
kumite f -53kg
|
Gülderen
|
Celik
|
Turkey
|
|
3.
|
kumite f -53kg
|
Elana
|
Ponomareva
|
Russia
|
|
kumite female -60kg
|
1.
|
kumite f -60kg
|
Maria
|
Sobol
|
Russia
|
|
2.
|
kumite f -60kg
|
Nassim
|
Varasteh
|
Canada
|
|
3.
|
kumite f -60kg
|
Vildan
|
Dogan
|
Turkey
|
|
3.
|
kumite f -60kg
|
Katarina
|
Strika
|
Serbia
|
|
kumite female +60kg
|
1.
|
kumite f +60kg
|
Tiffany
|
Fanjat
|
France
|
|
2.
|
kumite f +60kg
|
Elisa Au
|
Fonseca
|
USA
|
|
3.
|
kumite f +60kg
|
Cristina
|
Feo Gomez
|
Spain
|
|
3.
|
kumite f +60kg
|
Eugenia
|
Podborodnikova
|
Russia
|
|
kumite female OPEN
|
1.
|
kumite female OPEN
|
Y.
|
Sato
|
Japan
|
|
2.
|
kumite female OPEN
|
Gloria
|
Casanova Rodriguez
|
Spain
|
|
3.
|
kumite female OPEN
|
Ema
|
Aničić
|
Croatia
|
|
3.
|
kumite female OPEN
|
Eva
|
Medveďová Tulejová
|
Rapid Bratislava (SVK)
|
|
kumite team male
|
1.
|
kumite team male
|
|
|
Turkey
|
|
2.
|
kumite team male
|
|
|
Serbia
|
|
3.
|
kumite team male
|
|
|
Spain
|
|
3.
|
kumite team male
|
|
|
Egypt
|
|
kumite team female
|
1.
|
kumite team female
|
|
|
Germany
|
|
2.
|
kumite team female
|
|
|
Spain
|
|
3.
|
kumite team female
|
|
|
Italy
|
|
3.
|
kumite team female
|
|
|
France
|
|
MEDAGLIERE DEFINITIVO
NAZIONE ORO ARGENTO BRONZO TOTALE MEDAGLIE
1 GIAPPONE 4 ORI 1 ARGENTO 4 BRONZI 9 MEDAGLIE
2 FRANCIA 2 ORI 2 ARGENTI 3 BRONZI 7 MEDAGLIE
3 ITALIA 2 ORI 1 ARGENTO 4 BRONZI 7 MEDAGLIE
4 ARZEBAIGIAN 2 2
5 TURCHIA 1 1 2 4
6 RUSSIA 1 1 2 4
7 GERMANIA 1 1 1 3
8 USA 1 1 2
9 CROAZIA 1 1 2
10 VIETNAM 1 1
11 CILE 1 1
12 SPAGNA 2 3 5
13 EGITTO 1 4 5
14 SERBIA 1 2 3
15 CANADA 1 1 2
16 KAZAKISTAN 1 1 2
17 VENEZUELA 1 1
18 UNGERIA 1 1
19 GRECIA 1 1
20 PERU’ 1 1
21 BRASILE 1 1
22 IRAN 1 1
23 SLOVACCHIA 1 1
24 GEORGIA 1 1
25 SCOZIA 1 1
|