Michele Nicosia

Mi trovo a Catanzaro per effettuare un allenamento con il Maestro.

Inizia l’allenamento; cominciamo con il kihon, per poi passare allo studio dell’uchikomi ed a quello del kihon ippon.

Durante la spiegazione, il Maestro mi chiama per dimostrare il modo in cui devono essere effettuati gli spostamenti, l’attacco ed il contrattacco con il massimo controllo, e il corretto uso delle anche. Vi è un momento in cui il Maestro tira un maigeri, io tardo a parare a difendermi e riesce a colpirmi tra il basso ventre ed il muscolo della coscia; accuso un dolore lancinante, ma non lo do a vedere, né al Maestro, né ai ragazzi che assistono alla dimostrazione.

Cosi, dopo aver concluso la parte del kumite, si passa allo studio del kata jion ed al relativo bunkai, trascorso cosi tre ore di allenamento.

Ci prepariamo a fare il saluto, dopo di ché si effettuano gli esami di cintura nera dal primo al quarto dan; in me cresce l’emozione……il Maestro mi affida, per fare ripassare il programma, il gruppo delle cinture nere, le quali devono sostenere gli esami per ottenere il quarto dan.

Si chiude lo stage e ci avviciniamo verso gli spogliatoi, dove io e il Maestro ci cambiamo; improvvisamente quest’ultimo si avvicina e con l’indice della sua mano mi tocca il punto che mi aveva colpito con il calcio, c’era un livido molto grande e……mi domanda: ” Sono stato io? Fa male?” ,rispondo ” No Maestro! Non me ne sono accorto!”

Allora lui non mi chiede scusa, allontanandosi, apre il suo borsone e tira fuori una mela, mentre si avvicina la divide con me. Immediatamente, capisco che si stava scusando non con le parole, ma con un semplice e alquanto espressivo gesto

Questo piccolo gesto m’ indusse a considerare il Maestro, saggio.

Costui, mi ha insegnato ancora una volta una tecnica di vita, ci si può far perdonare senza parlare, si può chiedere scusa senza abbassare la testa, in senso di pentimento, ma il Maestro non abbassa la testa, eppure il suo gesto è stato fatto con il cuore….Si ….Cosi ho capito….Le scuse avvolte sono astratte, non si odono, ma con un gesto cambia tutto, proprio tutto!

Michele Nicosia

Categories:

Tags: