Un progetto di sviluppo,
per il Sistema di Autodifesa Totale in Italia.
Eventskarate settembre 2009
a cura di Roberto De Luca
Da più parti, si sentiva l’esigenza di individuare una serie di azioni finalizzate al rilancio della autodifesa personale in Italia. Infatti, nonostante sia passata molta “acqua sotto i ponti” dall’attivazione dei primi corsi (dalle origini) di arte marziale, con indirizzi di studio specificatamente destinati a fornire competenze utilizzabili (visto il periodo e le leggi vigenti) in ambito della incolumità personale, con o senza armi, solo nell’ultimo decennio si è assistito ad un aumentato interesse verso questo settore d’intervento professionale.
Il tema dei servizi o metodi di difesa personale è stato ultimamente dibattuto a livello nazionale sia in numerosi stages, sia sulle riviste di settore con la pubblicazione di una serie di articoli che hanno affrontato diverse tematiche quali quelle concernenti la formazione, le funzioni e i compiti delle diverse federazioni o associazioni sportive presenti sul territorio, sia in congressi e tavole rotonde, attraverso i mass media e trasmissioni televisive, sul problema sociale del bullismo e delle (purtroppo) frequenti aggressioni ecc.
Le riflessioni sui modelli d’intervento, hanno trovato espressione formale nella presentazione in Parlamento, di una serie di disegni legge concernenti queste tematiche.
In campo internazionale il settore del Self Defence, costituisce un campo di ricerca e d’intervento professionale molto sviluppato. Esiste, infatti, una grande quantità di riviste che pubblicano articoli riguardanti queste tematiche, come d’altra parte esistono molte esperienze professionali consolidate nel settore.
La situazione dei tecnici nella FIK (federazione italiana karate), che lavorano nei diversi comparti educativi , è stata ben tratteggiata all’interno di un rapporto di ricerca, specifica, redatto dal Consiglio Nazionale.
Il documento S.A.T. (Sistema di Autodifesa Totale) presenta i risultati di un’indagine comparativa volta alla conoscenza delle diverse modalità con le quali i singoli Paesi europei hanno utilizzato i loro programmi di difesa personale, al fine di pervenire ad una maggiore armonizzazione della “professione”dei tecnici di karate in Italia.
Il sistema contiene interessanti informazioni, riguardo alla numerosità dei non praticanti e praticanti (arti marziali), alla loro formazione, alle mansioni da svolgere, ai loro problemi e alle loro prospettive professionali ed occupazionali.
Per questi motivi il Consiglio Nazionale della FIK, ha approvato un piano di iniziative per lo sviluppo del S.A.T. (Sistema di Autodifesa Totale) in Italia.
Il progetto proposto prevede diverse linee di attività:
- Lo sviluppo di contatti con le federazioni internazionali e nazionali, attive nel settore.
- Codice etico e delle linee guida professionali.
- La costruzione di un database nazionale che raccolga il materiale riguardante le iniziative delle Società Sportive territoriali.
- La conduzione di una ricerca nazionale che evidenzi la situazione della “domanda” in ambito sociale e scolastico.
- Intrattenere, anche alcuni rapporti con le Istituzioni (rilevanti) a livello ministeriale, con proposte rivolte in particolare a Province, Regioni e Comuni.
Concludendo, la dirigenza della FIK, colloca le esigenze dei propri tesserati, al centro delle attenzioni, elaborando un servizio strutturato e permanente di S.A.T. un laboratorio per tutti, che non dovranno più improvvisarsi, ma potranno costruire una competenza complessa con adeguati strumenti e supporti a loro disposizione.