Rimini Wellness 2016, Francesca Casalboni testimonial al Convegno Uni.Rimini
Eventskarate 06 giugno 2016
Addetto stampa Hikari Ryu
Al Rimini Wellness, venerdì 3 giungo, come di consueto si è svolto il convegno promosso da Uni.Rimini, la società consortile che sostiene e promuove le attività didattiche del Campus universitario di Rimini, quest’anno incentrato sulla diffusione della cultura sportiva e della sana alimentazione sin da giovani.
Il progetto “Salute e Benessere nelle scuole” da quattro anni impegna le istituzioni del territorio e l’Alma Mater, trovando una sua declinazione nel corso dell’anno scolastico per poi sfociare in un convegno a Rimini Wellness.
E’ il Presidente di Uni.Rimini, Leonardo Cagnoli, a spiegare come quest’anno siano stati coinvolti 450 studenti, organizzando iniziative di carattere informativo su alimentazione, pratica sportiva e conoscenza delle attività del Coni.
Un messaggio sempre più forte quello che parte dai vari relatori: l’attività sportiva è importante, ma lo è ancor di più assumere uno stile di vita che coinvolga la persona nel suo complesso. Sin da piccola.
In qualità di testimonial, al convegno è intervenuta Francesca Casalboni, giovane campionessa riminese di karate, che dal suo esordio (2011) nelle gare di kumite nella Federazione Italiana Karate (FIK) e nella International Karate Union (IKU), ha vinto le più importanti competizioni riconfermandosi: titolo Mondiale cadetti Caorle 2013, titolo Europeo cadetti Londra 2014, campionessa italiana cadetti 2015, titolo mondiale cadetti Maribor 2015, campionessa italiana juniores 2016, titolo Europeo juniores conquistato appena due settimane fa a Timisoara in Romania.
Presentata dal M° Davide Telesca presente con gli agonisti della palestra Hikari Ryu di Verucchio Francesca ha raccontato: “Ho iniziato a fare sport a cinque anni e per me l’attività sportiva è diventata presto una componente fondamentale della giornata. Mi alleno tanto, ma mentre fatico ritrovo dentro di me un grande equilibrio. La pratica agonistica di questi ultimi anni, mi ha dato un impulso ancora maggiore, perché il karate insegna a combattere le paure degli altri, ma prima di tutto aiuta a ritrovare sicurezza in se stessi. Ho avuto quindi l’opportunità di migliorare tante paure tramutandole in grinta e determinazione; ho imparato a perdere e ad accettare la sconfitta senza arrendermi, ho imparato il rispetto per gli avversari e per gli arbitri e ho sperimentato la fantastica sensazione che si prova sul primo posto del podio.”
Alla richiesta poi se abbia dovuto, per lo sport, rinunciare a qualcosa, commenta: “Non sono state rinunce perché sono sacrifici che poi vengono premiati e le soddisfazioni che mi ha dato questa disciplina, sono state davvero molto belle. Non parlerei quindi di rinunce, ma di impegno, sacrificio e costanza.” Infine alla domanda se sia così difficile conciliare disciplina, motivazione ed organizzazione: “L’organizzazione è fondamentale e la disciplina è una conseguenza del lavoro quotidiano, la palestra è la mia seconda casa, ci passo almeno 10 ore la settimana e l’attività mi affascina perché hai la sensazione di fare un percorso, sia di miglioramento fisico che interiore.“
Moderatori del convegno Lorenzo Succi, direttore di Uni. Rimini SpA, e Pasqualino Maietta Latessa , docente dip. di scienze per la qualità della vita Università di Bologna, sono intervenuti Giovanni Matteucci, direttore del dip. di scienze per la qualità della vita Università di Bologna, Antonello Lorenzini, docente dip. di scienze biomediche e neuromotorie Università di Bologna, Daniela Casalboni, direttore U.O. dipendenze patologiche AUSL Rimini, Francesca Vitali, past president AIPS Università di Verona, Stefano Carlini, presidente accademia Italiana Wellness Università di Urbino.
Grandi applausi e complimenti dalla platea per tutte le presentazioni di altissimo livello scientifico, trattate in maniera semplice così da essere alla portata anche dei giovani atleti presenti, che hanno apprezzato molto anche l’aspetto ludico di alcuni docenti.
Infine, a sorpresa, vi è stato il saluto di Manuela Migliaccio, paraplegica dal 2009, che il giorno seguente il convegno ha stabilito il record mondiale camminando per 15 km con l’esoscheletro.
Gran bei momenti di sport, cultura e umanità all’interno di una fantastica manifestazione